Da Vasto gestiva un’organizzazione ramificata nel Trevigiano che poteva fare affidamento su una serie di spacciatori locali “alle sue dipendenze”. La Squadra Mobile di Treviso ha inferto un duro colpo al traffico di droga nel territorio, fermando il 26enne albanese Vasilaj Bejan, il vertice del gruppo che generalmente rimaneva a distanza, proprio a Vasto dove risiede. Una specie di 'fantasma' lo hanno definito gli inquirenti veneti: solo in rarissime occasioni si recava personalmente a Treviso, prendendo mille precauzioni, ma poteva contare su fidati collaboratori locali. L'uomo, su ordine di carcerazione della magistratura veneta, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Treviso e del Commissariato di Polizia di via Bachelet. Gli agenti sono arrivati a Bejan, che da qualche tempo vive a Vasto con la sua compagna, dopo aver fermato un acquirente di uno degli spacciatori che gestiva direttamente. Un pizzaiolo 42enne di Paese, in provincia di Treviso, sabato aveva acquistato 64 grammi di cocaina da F.C., 43 anni, trevigiano 'gestito' dal giovane albanese. Gli agenti della Mobile hanno arrestato il pizzaiolo sequestrando la droga e poi sono andati anche a casa del fornitore, sequestrando altri 164 grammi di cocaina e stringendo le manette ai polsi pure a lui. Da lì, in collaborazione con la Polizia di Vasto, si è arrivati al giovane capo albanese. Ora sono in corso ulteriori indagini che potrebbero portare all’arresto di altri spacciatori legati all’organizzazione. Secondo quanto ha riferito in conferenza stampa Roberto Della Rocca, dirigente della Squadra Mobile trevigiana è abbastanza frequente che spacciatori albanesi del calibro di Vasilaj Bejan preferiscano rimanere a distanza dalla zona in cui poi viene venduta la droga.