I GIORNI DELLA FESTA PER IL PATRONO: AL VIA GLI APPUNTAMENTI, RELIGIOSI E POPOLARI, PER SAN MICHELE ARCANGELO

Domani sera il clou degli eventi

Michele Tana
29/09/2010
Attualità
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Con l’accensione delle luminarie nel centro storico, ieri sera, e i primi appuntamenti nell’ambito del cartellone di ‘ARTinSTRADA’, iniziativa (per tre serate di fila) che vede in scena in vari angoli del borgo vecchio diversi spettacoli di artisti di strada, al via a Vasto gli appuntamenti in onore del Patrono della città, San Michele Arcangelo. Nel programma di oggi, alle ore 11 solenne Santa Messa nella chiesa di Santa Maria Maggiore, dove dalla scorsa settimana presente la statua di San Michele, celebrata dal vescovo di Chieti-Vasto monsignor Bruno Forte e concerti bandistico del complesso ‘Città di Noci’. Domani, giovedì 30 settembre, Santa Messa alle ore 18 , sempre alla presenza del vescovo, con processione di ritorno della statua del Patrono alla chiesa di San Michele e concerto del complesso bandistico ‘Città di Martina Franca‘. Alle 22, in piazza Rossetti, l’evento “Vasto Mediterranea – Suoni e Colori del Mediterraneo” con protagonisti Eugenio Bennato, Pietra Montecorvino e i Taranta Power. A conclusione lo spettacolo pirotecnico finale al Parco del Muro delle Lame. Luna park per il divertimento sono presenti nell'area del centro storico ed in viale Paul Harris, unitamente a bancarelle e stand gastronomici. “La devozione dei vastesi per San Michele - ricorda il giornalista Nicola D’Adamo - risale a parecchi secoli fa. Nel 1656, in tutta l’Italia meridionale infierì una terribile pestilenza che provocò la morte di circa 400.000 persone. In quell’occasione l’arcivescovo del Gargano si rivolse a San Michele. L’Arcangelo apparve e ordinò al vescovo di benedire i sassi della sua grotta. ‘Chiunque avesse devotamente tenuto con sé una di quelle pietre sarebbe stato immune dalla peste‘. Il miracolo si avverò e il popolo si salvò dalla peste. L’episodio fece enorme scalpore a Vasto. I cittadini subito avviarono la costruzione della chiesetta di San Michele, nella cui prima pietra venne incastonata una pietra della Grotta del Gargano. Così i vastesi rimasero illesi dal flagello della peste e dal successivo terremoto del 1657 ed elessero San Michele a protettore della Città. La giornata della festa di San Michele è sempre stata una giornata piena di divertimenti. Anni fa tra l’altro c’erano: il lancio delle mongolfiere, la corse dei cavalli, il palo della cuccagna. Ma ciò che faceva impazzire tutti i bambini era il ‘cavalluccio di San Michele‘, un puledro di pochi mesi che veniva messo in palio come primo premio in un’apposita lotteria. Al suo passaggio - conclude D’Adamo - i bambini chiedevano ai genitori di comperare un biglietto e il sogno di ognuno di loro era di vincere il simpatico ‘cavalluccio‘”. FOTO PIERFRANCESCO NARDIZZI

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