TAPPA A VASTO PER ERIK BORG, IL 61ENNE SVEDESE CHE VUOLE GIRARE L'EURASIA IN BICICLETTA

La sfida di un restautore caduto da 12 metri in una chiesa e inizialmente dato per paralizzato

Michele Tana
28/09/2010
Attualità
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Gli fanno compagnia una bicicletta equipaggiata di tutto punto, dei quaderni dove quotidianamente appunta tutto quello che 'tocca' e osserva e la voglia di compiere un'impresa straordinaria: percorrere, in un periodo stimato di tre anni e mezzo, oltre quarantamila chilometri, dalla Svezia alla Cina ed alla Russia Siberiana, il giro dell'Eurasia in pratica. Protagonista è Erik Borg, 61 anni, di nazionalità svedese, che questa mattina ha fatto tappa a Vasto. Lo abbiamo incontrato in un momento di sosta al Bar 'L'Angolo di Maurizio' a Vasto Marina. La sua partenza, da una località in prossimità del circolo polare artico, è avvenuta quattro mesi e mezzo fa. Ha già attraversato Svezia, appunto, ed ancora Danimarca, Germania, Svizzera ed Austria prima di entrare in Italia. Il suo obiettivo a breve è raggiungere Brindisi da dove si imbarcherà per la Grecia. Quindi nel mirino: traversata del Bosforo, Turchia, Iraq, Pakistan, India, Cina, Russia Siberiana e Ukraina prima di fare ritorno a casa. Borg, di professione restauratore, cadde da un'altezza di dodici metri da un'impalcatura mentre era al lavoro in una chiesa. I medici gli diagnosticarono una paralisi. "Ma non volevo accettare tutto questo - racconta - e ho iniziato a recuperare l'uso delle mie gambe facendomi trainare da una slitta munita di cani. Poi ho iniziato a usare la bici, tenendola solo per mano. Ho riguadagnato una piena attività motoria e ho mandato una cartolina al medico che mi aveva detto che sarei rimasto su una sedia a rotelle dicendogli di fare più attenzione. La mia sfida è anche e soprattutto di dire che non bisogna mai abbattersi". Erik Borg percorre, mediamente, 50-100 chilometri al giorno, situazioni legate anche alle condizioni del tempo ed ai luoghi dove passa. Intanto conosce nuovi posti, socializza, racconta la sua storia, si rifocilla in qualche posto e dorme per lo più in pensioni o piccoli alloggi. E' separato dalla moglie, l'unica figlia, avvocato, vive negli Stati Uniti. La sua amata bici è una 'Mustang' di colore bianco, con tanto di cronometro, portaborracce, cestini e clacson. Dell'Italia dice: "Fin qui ho incontrato molta diffidenza, da voi si paga tutto e quanti cani ci sono per le strade!". A Vasto Marina addenta un cornetto, beve un buon cappuccino offertogli da Maurizio Falasca e si racconta ad alcuni clienti del bar, colpiti dalla sua storia e dalla sua determinazione. Ad aspettarlo, al ritorno, l'anziana mamma (oggi ha 96 anni) ed un libro da scrivere raccontando un'impresa straordinariamente affascinante e non priva di insidie. In bocca al lupo, Erik!

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