MACCHINARIO ROTTO PER LA RADIOTERAPIA ONCOLOGICA A CHIETI, PIANO DI EMERGENZA E LAVORO EXTRA APPRONTATI DALLA DIREZIONE ASL

Il caso sollevato dal familiare di una donna di Vasto

Il Centro
24/09/2010
Attualità
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Piano d'emergenza per la radioterapia oncolagica dell'ospedale Santissima Annunziata di Chieti, dopo il guasto di uno dei due accelleratori lineari in funzione. Il reparto resterà aperto più a lungo, attraverso il prolungamento dei turni di lavoro, per evitare disagi ai pazienti in cura. In questo modo il fermo di una delle due macchine non interferirà con il calendario dei trattamenti radianti. L'unità operativa diretta dal professor Giampiero Ausili Cefaro ha pianificato un incremento del lavoro con prolungamenti di orario e turni aggiuntivi serali fino alle ore 23. Sono stati subito adottati i sistemi necessari affinché i pazienti recuperino le dosi terapeutiche previste, mediante sedute aggiuntive. In ogni caso, sottolineano gli specialisti, lo slittamento delle sedute non interferisce con il piano terapeutico di ciascuno. Al di là dell'emergenza immediata, la Direzione generale dell'Azienda sanitaria locale di Lanciano-Vasto-Chieti sta anche valutando l'opportunità di acquistare un nuovo acceleratore lineare per evitare il ripetersi di guasti a una delle macchine attualmente in uso, anche perchè per le riparazioni si deve attendere che arrivino i tecnici dalla Germania. L'apparecchio medico in questione è uno strumento di precisione che colpisce con fasci di radiazioni le cellule tumorali, lasciando intatte le cellule sane. L'ospedale teatino è uno dei pochi centri in regione dove si effettua questo trattamento. Il caso dell'accelleratore lineare era stato sollevato dalle pagine de Il Centro in seguito a un appello di una donna di Vasto. La signora ha da poco subito un'operazione per un tumore al seno e dopo i cicli di chemioterapia doveva sottoporsi a sei settimane di radioterapia. Ma il macchinario funzionava a singhiozzo e più volte, dopo aver affrontato un viaggio di 80 chilometri fino a Chieti, si è trovata a dover tornare indietro senza aver fatto la seduta medica. Al disagio del viaggio a vuoto si univa la preoccupazione che il non rispetto del calendario delle radioterapie la esponesse a nuovi rischi per la sua salute. L'intervento tempestivo di oggi sembra chiudere positivamente una pagina della storia della sanità abruzzese. La direzione generale e l'unità operativa di radioterapia oncologica hanno rivolto le proprie scuse ai pazienti per i disagi subiti a causa del guasto. Disagi, fanno sapere i medici, indipendenti dalla volontà del personale e dell'Azienda.

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