Febbraio 2011. Cinque mesi di tempo. Tanto occorre 'pazientare' per l'effettuazione di tutti gli esami necessari ad una completa visita di controllo oncologica all'Asl Lanciano-Vasto-Chieti, da effettuare all'ospedale 'San Pio da Pietrelcina'. Passano i mesi, si mettono in atto le riorganizzazioni o riordini sanitari, si parla genericamente di 'sanità di qualità', ma il problema delle lunghe, a volte lunghissime, liste d'attesa resta. E a farci i conti è sempre più il cittadino-utente. L'episodio in questione è relativo ad una visita oncologica di controllo che necessariamente deve seguire una donna colpita in passato da un tumore al seno. Dopo il difficile percorso passato di chemio e radioterapia servono verifiche periodiche per controllare che la situazione permanga regolare attraverso ulteriori esami come mammografia ed ecografia alla mammella ad esempio. Ne servirebbero almeno un paio all'anno di queste verifiche, secondo i protocolli in casi del genere. Per rispettare simili tempi, in pratica, con i 'ritmi' di oggi, bisognerebbe già a febbraio 2011 riprenotare la visita successiva. Quella delle lunghe liste d'attesa resta una delle emergenze maggiori sul territorio, non solo locale, per la sanità pubblica. La legge stabilisce i tempi massimi delle prestazioni sanitarie, fissati in 30 giorni per le visite specialistiche e 60 per diagnostica strumentale. Raramente rispettati.