ALTRI REPARTI ALL'OSPEDALE 'SAN PIO DA PIETRELCINA' DI VASTO: ARRIVANO DA GISSI LUNGODEGENZA, GERIATRIA E OCULISTICA

Spazi ristretti in attesa del nosocomio nuovo che (chissà quando) verrà

Michele Tana
02/09/2010
Attualità
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C'è chi la definisce chiusura, altri ridimensionamento, qualcuno riassetto. Tante 'etichettature' ed intepretazioni per il cambio della struttura di Gissi da ospeale a presidio territoriale di assistenza. Il trasferiento di tre reparti, intanto, è - più o meno - concretizzato. Lungodegenza, Geriatria e Oculistica (per quest’ultimo la data indicata è il 16 settembre) passano dal centro dell'entroterra a Vasto. Pazienti trasferiti. I dipendenti vari, però, tra medici, infermieri ed ausiliari, attendono ancora certezze. Il direttore sanitario Giuseppe Mariotti, dopo una recente lunga riunione con i primari, assicura che il piano è pronto ed approvato dai sindacati. Ma numeri precisi ancora ci sono. La situazione, insomma, è in continuo mutamento. Letti, armadi e comodini sono arrivati al 'San Pio da Pietrelcina': nel nosocomio vastese, dove non è che ci sia tanto spazio a disposizione, ci si stringe, si fa posto, ci si arrangia, aspettando (fino a chissà quando) l'"ospedale che verrà". Il personale (non sono previsti licenziamenti), secondo le indicazioni del direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti Francesco Zavattaro, avrà tempo fino a domenica 5 settembre per decidere la ricollocazione (Lanciano, Vasto o Atessa). Entro il successivo 30 settembre sarà stilato il piano di mobilità. Una parte del personale comunque resterà a Gissi per seguire le attività che verranno garantite dal nuovo 'Pta' (presidio territoriale di assistenza), tra ambulatori, servizio di Diabetologia, medicina interna e i vari laboratori di analisi con un'unica postazione del 118 per l'emergenza sanitaria. Una nuova dimensione che per molti cittadini dell'entroterra Vastese svuota di fatto la struttura della sua valenza per il territorio. E, intanto, si registrano le prime problematiche, come il caso di un'anziana di 77 anni che da Gissi ha fatto il giro di tutti gli ospedali della zona (in poco più di dieci ore) fino ad arrivare a quello di Atessa, dato che il 'San Pio' di Vasto "scoppiava" e al 'Renzetti' di Lanciano non c'erano più posti letto.

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