Più di qualcuno lo aveva previsto, già appena dopo il responso delle urne. E' il momento della ''resa dei conti'' nella coalizione di centrodestra, dopo la sconfitta rimediata alle recenti elezioni comunali che ha determinato, dopo 13 anni ininterrotti di gestione amministrativa di Tagliente, Pietrocola & C., la vittoria del centrosinistra. E i toni sono durissimi, in maniera particolare tra Alleanza Nazionale e l'ex sindaco Pietrocola. An, venerdì sera, in un comunicato stampa, nell'annunciare l'avvio della procedura di espulsione di Pietrocola dal partito, non ha esitato a ''chiedere pubblicamente scusa alla città per averle dato il peggior sindaco che la storia ricordi''. Come si comprende, parole inequivocabili e che testimoniano il livello di scontro che ancora continua all'interno della sempre più frammentata Casa delle Libertà. Lo stesso Pietrocola non ha perso tempo ed in una conferenza stampa, convocata di tutta fretta alla luce dell'iniziativa del circolo ''Carlo Favella'' di Alleanza Nazionale e tenutasi nella propria residenza, ha risposto altrettanto duramente senza lesinare critiche all'indirizzo dell'attuale gestione del partito di Fini. ''E' un atteggiamento inspiegabile - ha detto tra le altre cose Pietrocola - soprattutto considerando che la stessa An mi ha offerto, in vista delle elezioni, il ruolo di capolista nel partito e di componente della segreteria regionale. Bene farebbe invece Alleanza Nazionale a ricercare al suo interno le colpe per la sonora sconfitta e per il fatto di aver praticamente polverizzato un consenso che con me candidato sindaco raggiungeva livelli altissimi. Se questo livore deve esserci solo perché non ho ritenuto di condividere una candidatura che ho considerato da subito perdente - e così è stato nei fatti - mi pare che l'errore non stia nei miei comportamenti. Questa analisi, purtroppo - conclude l'ex sindaco di Vasto - non crea i presupposti per ripartire e cercare di ridare slancio alla coalizione ma credo l'affossi ancora di più. Purtroppo, in questo centrodestra come oggi concepito da Alleanza Nazionale, c'è solo posto per chi è disposto ad abbassare la testa. Io resto un uomo libero e di questo vado fiero''.