E’ avvenuto venerdì scorso l’esordio in campo per il Boca Punta Penna. Sul terreno di gioco “Ezio Pepe” dell'Oratorio Salesiano è andato in scena in un afoso pomeriggio di agosto un triangolare che ha visto esordire ufficialmente (rigorosamente in prima maglia biancorossa) la compagine composta da ragazzi di Vasto e dintorni che vivono per motivi di studio o lavoro a Bologna. Contrapposti al Boca Punta Penna la Lokomotiv Urano, formazione messa su da amici e simpatizzanti del Boca e la D’Adamo Fiori e Piante, la più vecchia squadra amatoriale di Vasto. Per il Boca, alla quale questo appuntamento serviva più che altro per fare il punto sul numero effettivo di giocatori tesserati, da registrare qualche buona iniziativa in attacco, ingranaggi difensivi ancora da oliare e molto, moltissimo, turn-over, visto la rosa corposa a disposizione. “Sono moderatamente soddisfatto - parole del presidente nonché capitano e ariete d’attacco Domenico Zillotti - abbiamo messo in luce le nostre potenzialità, ci sono state delle imprecisioni, ma lo spirito è quello giusto. Bisogna trovare l’amalgama - continua - e la ricetta è una sola: impegnarsi negli allenamenti che cominceranno da lunedì 6 settembre a Bologna in modo da farci trovare pronti per il via del campionato Uisp in programma il 18 settembre”. Una stoccata poi a chi non ha intenzione di sposare con serietà il progetto sportivo fortemente voluto dallo stesso Zillotti in collaborazione con Luca Giardino, Christian Tana e Francesco Mileno: “Per il Boca tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile”. Per la cronaca il triangolare (sfide da un tempo da 30 minuti) se l’è aggiudicato la Lokomotiv Urano di capitan Falorio e soci, che ha battuto solo ai rigori il Boca nel primo match di giornata, dopo l’1-1 del tempo regolamentare, e si è poi nettamente imposta sulla D’Adamo Fiori e Piante con il risultato di 3-0, con Maurizio D’Addario sugli scudi, autore di una doppietta con un gol da cineteca paragonabile, con le dovute proporzioni, alla rete segnata da Van Basten all’Unione Sovietica nella finale dell’Europeo 1988. A ritroso, nella seconda sfida, la D’Adamo Fiori e Piante aveva avuto la meglio sul Boca con il risultato di 1-0. Partita vivace quella che ha visto prevalere gli amatori. In avvio occasionissima per il Boca: grande aggancio in area di Antonio Maccione che manda poi fuori di un niente. Al 12’ l’estremo difensore biancorosso Simone Giardino si esibisce in una bella parata bassa, al 18’ è l’altro portiere del Boca Nicola Bruno a chiudere lo specchio all’avversario di turno deviando in angolo un velenoso piattone indirizzato all’angolino. A cinque minuti dal termine giunge però il gol risolutore della D’Adamo Fiori e Piante, con un preciso diagonale che non lascia scampo a Bruno. Nella prima sfida, quella tra la Lokomotiv Urano ed il Boca Punta Penna, pronti via e arriva il vantaggio Lokomotiv con il solito D’Addario. Il biancorossi reagiscono in maniera veemente e Francesco Mileno pesca splendidamente in area Federico Brindisi che, freddissimo, pareggia i conti mettendo a segno il primo gol della storia del Boca Punta Penna. Il turn-over massiccio e la condizione fisica non ancora buona fa si che risulti difficile organizzare azioni manovrate ma la difesa regge perfettamente e la partita finisce in parità. Ai rigori un solo errore per i biancorossi, la Lokomotiv invece mette a segno tutti i tiri dal dischetto e la sfida termina 6-4 per gli amici del Boca. Dopo le foto di rito, omaggio floreale della D’Adamo Fiori e Piante per ogni componente delle altre due compagini e appuntamento al Crocodile Caffè in piazza Barbacani dove le tre squadre si sono ritrovate per un “terzo tempo” molto italico con porchetta e birra. E’ stato inoltre possibile tesserarsi per chi non lo avesse fatto nei precedenti appuntamenti. Finora sono più di 70, tra atleti e sostenitori, le persone che hanno deciso di sposare il progetto Boca Punta Penna, alle quali vanno i più sentiti ringraziamenti della dirigenza. PARTE DELLE FOTO PUBBLICATE di PIERFRANCESCO NARDIZZI