La presenza di Ennio Fantastichini, attore apprezzato e di notevole esperienza, e la proiezioni di tre cortometraggi tutti di matrice vastese caratterizzano l'ultima serata del 'Vasto Film Festival' mandando in archivio la quindicesima edizione della rassegna cinematografica. Alla fine, nei saluti conclusivi del sindaco Luciano Lapenna e di uno degli organizzatori, il titolare de 'Il Globo srl' e delle sale cinematografiche vastesi Edmondo Del Borrello, un primo bilancio sulla manifestazione ed un accenno alla prossima con Del Borrello che si sbilancia: "Avremo una star hollywoodiana nella prossima edizione". Per Lapenna, invece, l'intento del 'Vff', non più semplice 'passerella', è quello di arricchire le offerte culturali e le opportunità di discussione, anche attorno ai temi trattati da alcune pellicole e con la presenza di alcuni nomi di spicco del settore. E prima di lui, sul palco, intervistato da Maurizio Di Rienzo, era stato Ennio Fantastichini a parlare di cultura e dintorni, non senza venature politiche all'indirizzo del Governo attuale. "Ti chiedono: tuo figlio che lavoro fa? Rispondi: Il professore. Ieri era una persona di cultura. Oggi... un 'fallito di merda'. Questo momento è un grande squarcio: c'è accidia, odio e disprezzo per la cultura. E' una deriva che mi preoccupa. E mi sorprendo di quanta leggerezza ci sia nel cedere all'idiozia e all'ingiustizia. Gli orientamenti politici di questo governo non garantiscono il futuro culturale del Paese. Bisogna resistere all'idiozia e all'ingiustizia. Mio padre era partigiano e ha fatto la Resistenza, io cerco di resistere in altro modo". A consegnargli la 'Bagnante d'Argento', simbolo della città e del Festival, è l'assessore ai Lavori pubblici Corrado Sabatini. Ma la serata di ieri è stata quella dei 'giovani talenti di Vasto'. E spazio, dunque, a presentazioni e proiezioni di tre cortometraggi tutti vastesi: "Stella Maris", di Lorenzo Trovato, "Solo, di fronte ad un bivio", di Simone La Rana, e "Delphina", di Lara Celenza con sul palco l'attore Antonio Guidone (ne parleremo in un altro articolo). Bella soddisfazione per produttori, collaboratori e interpreti: una ventata di entusiasmo e freschezza davanti ad un cortile di Palazzo d'Avalos pieno e caloroso. FOTO di PIERFRANCESCO NARDIZZI