Da Maurizio Vicoli, presidente dell'associazione ''Les Amis de Robespierre'' e futuro consigliere della lista civica ''Forte per Vasto'' nel momento in cui l'accordo elettorale sancito da Forte con Lapenna produrrà la nomina di due assessori rappresentanti di questo movimento politico, riceviamo e pubblichiamo questo intervento relativo ad un commento sull'elezione comunale appena passata. Scrive Vicoli: ''Innanzitutto vorrei ringraziare gli amici che mi hanno fortemente sostenuto in questa campagna elettorale; il mondo dell'associazionismo, che con me ha finalmente un proprio rappresentante all'interno della massima assise civica; i cittadini che hanno ripagato, con il loro voto, dodici anni di impegno per la città profuso da me e dalla mia associazione; gli amici della stampa che, seguendo con professionalità e attenzione le battaglie combattute dalla nostra associazione, hanno permesso alla città di conoscerci. Vorrei però porre l'accento su una questione cruciale. Les Amis, anche in questa circostanza, hanno combattuto una battaglia di civiltà e di democrazia. Hanno infatti dimostrato che si può essere eletti senza presiedere costosissime cene e cenette; senza far girare ossessivamente la propria immagine ingigantita; senza fare spot televisivi o pubblicità sui giornali; senza lordare le strade e i marciapiedi con i propri ''santini''; senza mettere depliantes sui vetri delle macchine o nelle cassette postali; senza affiggere manifesti fuori dagli spazi preposti o sovrapporli a quelli dei propri avversari (come invece hanno fatto gli altri sui due spazi riservati alla nostra associazione). Les Amis, dunque, hanno dimostrato che si può essere eletti facendo una campagna elettorale civile, rispettosa degli altri e, soprattutto, spendendo meno di 500 euro. Sì, meno di 500 euro! Negli ultimi venticinque anni le spese per le campagne elettorali sono cresciute in modo esponenziale facendo credere che, ''ineluttabilmente'', la partecipazione ad una competizione elettorale richieda soldi, molti, moltissimi soldi, noi invece abbiamo ribadito un principio democratico fondamentale: tutti possono accedere alle istituzioni, non soltanto i più ricchi! La vera discriminante, infatti, è un'altra: dimostrare negli anni, e con le azioni quotidiane, che il proprio impegno politico è stato, è e quindi sarà per il bene comune e non per la difesa degli interessi personali. Riguardo alla mia collocazione all'interno del Consiglio comunale, dichiaro che essa è e resterà nella Lista Forte per Vasto che auspico non si sciolga mai in modo da continuare ad essere noi tutti espressione di quel 20% di elettorato che non si riconosce nei partiti tradizionali ma solo in un movimento di persone serie e stimate nelle quali ripongono le proprie speranze di vero cambiamento. La Lista Forte, però, ha purtroppo una identità e dimensione esclusivamente civiche mentre un consigliere comunque necessita di un referente politico sovracomunale, regionale e nazionale. Per questo motivo, al di fuori del Consiglio comunale, la mia collocazione sarà nel ricostituito PSDI, il partito del Sol nascente fondato da Giuseppe Saragat nel 1948. Permettetemi, infine, di dedicare questa vittoria de Les Amis al mio carissimo amico, nonché socio-fondatore dell'Associazione, Antonio Pachioli scomparso esattamente tre anni fa. Nello scusarmi per essermi (come al solito) dilungato troppo, ringrazio ancora una volta per l'attenzione che mi avete sempre riservato; da domani, anche se continuerò ad onorarmi di essere il presidente de Les Amis de Robespierre (conformemente a quanto previsto dallo statuto dell'Associazione), sarà Maurizio Corvino, da me nominato, il portavoce ufficiale dell'associazione giacobina vastese''.