Una serata di grande musica, inserita nella stupenda cornice dei giardini di Palazzo d'Avalos. Sul palco tre artisti: la vastese Marilena La Palombara (al pianoforte), Gerardo Carbone (clarinetto)e Fabrizio Fabiano (violoncello). Insieme, da qualche anno, hanno fondato il 'Classique Trio' nato dal desiderio dei componenti di condividere i repertori ai quali nei diversi ambiti lavorativi, artistici e professionali si sono formati. Il loro incontro musicale ha già trovato approvazione e consensi in concerti svoltisi in occasione della 'Settimana Musicale' proposta dal Ministero dell'Istruzione e la loro condivisione, nel settore cameristico, mira a coprire un repertorio ampio che spazia dalla più classica proposta beethoveniana ai più romantici momenti della musica tedesca, con autori quali Brahms, fino ad arrivare alle più contemporanee composizioni di Nino Rota. Il trio non ha deluso le attese del numeroso ed esigente pubblico vastese, presentando un programma corposo ed appetibile, diviso in tre parti. E' stata Marilena La Palombara a spiegare, prima dell'esecuzione, la proposta del 'Classique Trio', sottolineando che il programma avrebbe "aiutato i presenti ad attraversare un interessante e prezioso arco storico nella produzione della musica da camera", tenendo soprattutto presente il fatto che i tre autori delle opere da eseguire durante il concerto vastese si sono avvicendati nel tempo e la loro produzione testimonia proprio il passaggio, le evoluzioni e le innovazioni compositive, che rispecchiano le caratteristiche delle epoche stesse a cui appartengono. Ha quindi aggiunto: "Partiremo dal periodo classico con l'austera rappresentanza di Beethoven, attraverseremo le vie sentimentali e appassionate del Romanticismo, incarnato da Bruch, e ci avvicineremo ai giorni nostri con le sperimentazioni di Rota". In un silenzio, quasi religioso, sono iniziate le tre esecuzioni, impeccabili, coinvolgenti, eseguite con vera professionalità. Gli scroscianti applausi finali sono stati la più concreta testimonianza del pubblico nell'approvare un progetto 'giovanile' di grossa valenza culturale.