OMBREGGI, E' ANCORA ''PRECARIATO''

Paola Cerella
07/06/2006
Attualità
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Il Piano Spiaggia è stato approvato, ma non è ancora esecutivo e, pertanto, anche quest'anno, come in molti prevedevano, è stato necessario far ricorso all'intervento della Regione per consentire agli operatori turistici vastesi di poter lavorare. Da alcuni giorni, infatti, presso l'ufficio protocollo del Comune, possono essere presentate le domande per il rilascio delle concessioni demaniali marittime per attività turistiche e ricreative a carattere stagionale o temporaneo. Lo scorso mese di aprile, dal Municipio avevano assicurato che il bando per l'assegnazione, per sei anni tacitamente rinnovabili, delle dieci nuove concessioni balneari e dell'impianto di talassoterapia previsti dal nuovo Piano Spiaggia sarebbe stato pubblicato subito dopo Pasqua e una specifica commissione tecnica avrebbe valutato le richieste degli aspiranti balneatori. Così non è stato e ancora una volta, dunque, si torna a parlare dei ''famigerati'' ombreggi temporanei. Tutto questo mentre nei giorni scorsi si è appreso che il Tar Abruzzo ha respinto l'istanza di sospensiva formulata dal Comune di Vasto contro la Regione, che ha deciso lo stralcio delle norme riguardanti tutta l'area compresa nei Siti d'interesse comunitario (Sic) e nelle Zone a protezione speciale (Zps), che copre circa il 60% del territorio demaniale. Come si ricorderà, lo scorso aprile, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Piano Demaniale Marittimo del Comune, meglio noto come Piano Spiaggia, il sindaco uscente Filippo Pietrocola dichiarò: «Impugneremo le prescrizioni restrittive della Regione sull'area Sic antistante le dune di Vasto Marina, perché riteniamo che, nel rispetto delle direttive nazionali, la Regione non possa ledere il nostro sacrosanto diritto a pianificare il territorio comunale». Il Piano, infatti, non può prevedere stabilimenti balneari nell'area Sic, nella fascia sud del litorale. «Non vogliamo assolutamente devastare zone di pregio ambientale - disse Pietrocola -, ma non si può non tener conto degli alberghi che insistono in quella zona, alberghi che, assieme al turismo che producono, devono essere salvaguardati. Immaginate che danno per la città sarebbe se, sui giornali, uscissero articoli intitolati: ''Vasto, alberghi senza ombrelloni''!». «Senza ombreggi almeno annuali - concluse il sindaco, che parlò anche di una presunta opposizione politica concertata da Provincia e Regione - sarebbe la morte del turismo a Vasto». Il nuovo Piano Spiaggia contempla l'istituzione di: un punto di alaggio barche in località Vignola, una concessione in località San Nicola e una a Casarza, uno stabilimento per talassoterapia nei pressi della Bagnante e poi, andando verso sud, sette nuovi stabilimenti balneari, di cui uno ad uso sportivo.

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