Ottima l'opportunità, a servizio di un'area solitamente presa d'assalto nelle belle giornate estive ed in particolar modo durante il fine settimana. Il mega parcheggio ricavato nell'area di risulta della vecchia stazione ferroviaria, a Vasto Marina, rappresenta ancora un'autentica 'boccata d'ossigeno', a livello di posti auto, per chi vuole raggiungere il cuore della località rivierasca. Ma si presenta anche pericoloso e rischioso, specie di notte, ma non solo, per chi lo utilizza. Il problema principale è rappresentato dalla scarsa illuminazione notturna. E non di rado malfattori e furfanti di turno ne approfittano per mettere in atto le proprie 'scorribande'. E' già successo: non pochi gli automobilisti che si sono ritrovati la propria vettura 'visitata', con tutte le infauste conseguenze del caso. Proprio nei giorni scorsi, nella sede della Provincia a Chieti, il Comune di Vasto, unitamente agli altri della fascia costiera, ha rinnovato con le Ferrovie dello Stato il contratto di comodato d'uso gratuito delle aree destinate a parcheggio, così come già avvenuto nelle stagioni precedenti. In mancanza di provvedimenti concreti relativi a ciò che dovrà essere il futuro delle aree di risulta dell'ex tracciato ferroviario (c'è, ma ancora solo sulla carta, il progetto di pista ciclopedonabile rientrante nella cosiddetta idea della 'Via Verde della Costa Teatina') si va avanti 'a vista', di anno in anno. E la manutenzione carente per dieci mesi all'anno ed i vari problemi non da oggi segnalati ed evidenziati sono in qualche maniera 'imperanti'. Richiedere una migliore funzionalità del parcheggio in questione, alla luce della sua riconosciuta 'appetibilità' e soprattutto renderlo maggiormente sicuro, insomma, non sembra 'esigenza esagerata'. Centinaia di posti auto, dunque, continuano ad esserci. Ma quest'anno comunque in meno rispetto agli anni scorsi. E questo alla luce del restringimento degli spazi per effetto di alcuni smottamenti registratisi verso la zona prospiciente il tratto finale di lungomare Ernesto Cordella. Blocchi di cemento ostruiscono l'accesso all'area conclusiva del parcheggio. La perdita è di un centinaio di spazi auto.