Spunta il nome di Roberto Rambaudi. Dopo Signori, Fontana e Bergodi c'è anche l'ex ala esploso nel Foggia di Zeman e poi confermatosi alla Lazio nel 'lotto' di possibili successori di Pino Di Meo alla guida tenica della Pro Vasto. A confermare il contatto con il cub del presidente Crisci è lo stesso Rambaudi. “Risentiamoci tra cinque o sei giorni - ha detto Rambaudi al giornalista Mario Colalillo di 'Primo Piano Molise' senza rivelare troppi particolari, ma ribadendo che qualcosa bolle in pentola - Ho parlato con qualcuno ma non c’è nulla di concreto. Solo un approccio, ma non abbiamo discusso di niente in particolare. In ogni caso la mia disponibilità di massima a sposare il progetto esiste, solo che dobbiamo discuterne a fondo”. Roberto Rambaudi, dunque, tra i candidati al timone del progetto giovani della Pro Vasto. Una scommessa reciproca, che sarebbe affidata ad un nome di grido del panorama calcistico italiano che coi ragazzi ha già lavorato con discreti risultati nel vivaio della Lazio e che ha anche le conoscenze per fare arrivare in riva all’Adriatico elementi di qualità da società di categoria superiore. IL CURRICULUM - Nato a Moncalieri il 12 gennaio del 1966, Rambaudi muove i primi passi da calciatore nel settore giovanile del Torino. Nel 1985 esordisce in C2 con l’Omegna (29 presenze, 4 gol) per poi esplodere l’anno successivo a Pavia (32 presenze, 12 marcature). In Lombardia guadagna sul campo la promozione in C1 e resta anche nella serie superiore, con 6 gol. Dopo un’altra stagione ricca di marcature a Perugia (8) inizia l’ascesa a Foggia e con Ciccio Baiano e Beppe Signori forma uno dei 'tridenti' più prolifici e spettacolari del calcio di quel periodo. In due campionati di B e uno di A mette insieme 107 gettoni di presenza e 31 timbri. Dalla Daunia si sposta all’Atalanta (57 gare e 8 reti in due tornei) prima dell’approdo alla Lazio. Nella Capitale è protagonista poco più di quattro stagioni (14 reti), infine le due ultime esperienze tra i cadetti con Genoa e Treviso. In mezzo anche due apparizioni con la Nazionale nel 1994 sotto la gestione di Arrigo Sacchi. In totale, solo nella massima serie, il suo curriculum riferisce di 199 partite e 30 gol. Rambaudi appende le scarpe al chiodo nel 2000, ma inizia ad allenare solo tre anni dopo nel settore giovanile della Lazio. Nel 2004 la sfortunata esperienza di Latina, quando viene esonerato dopo poche giornate dal presidente Sciarretta che aveva allestito un organico in grado di lottare per la C1. Nel 2007 ci riprova alla Viterbese, ma si dimette a dicembre. Non sono però i risultati del campo il primo problema, ma il licenziamento del suo collaboratore Braccaccio, deciso arbitrariamente dalla società. Nell’ultimo periodo è stato visto spesso come opinionista televisivo. A breve la sua carriera da mister potrebbe riprendere alla Pro Vasto.