"Vasto come un pollaio": la Sirenetta ingabbiata è l'immagine scelta dal Partito Democratico per avviare la campagna - non solo vastese - di contrasto al recente provvedimento che, a livello regionale, consente il ripristino delle recinzioni agli stabilimenti balneari in spiaggia. A Vasto Marina, nella zona del lungomare Ernesto Cordella ed all'Hotel Nettuno la presentazione alla stampa delle iniziative da intraprendere. Presenti, tra gli altri, con il sindaco Luciano Lapenna ed il presidente del Consiglio comunale e segretario cittadino del partitoGiuseppe Forte, il senatore Giovanni Legnini, il segretario regionale Silvio Paolucci ed il consigliere regionale Camillo D'Alessandro. Coinvolti i consiglieri regionali Maurizio Acerbo (Rifondazione Comunista) e Paolo Palomba (Italia dei Valori). Preannuciata una mobilitazione tesa all'obiettivo di addivenire all'abrogazione delle modifiche al Piano del Demanio Marittimo per effetto dell'emendamento presentato dai consiglieri regionali di centrodestra del Vastese Giuseppe Tagliente e Antonio Prospero (Pdl) e dell'Udc Antonio Menna. "Vasto ha 49 concessioni pluriennali e 24 stagionali: pensate se tutte, come adesso possono fare con questa modifica, presentano richieste per recintare gli stabilimenti e questo riguarda l'intera fascia costiera abruzzese - ha detto in apertura il sindaco Lapenna - E' un obbrobrio. Ringrazio chi si è battuto contro questa previsione e ricordo l'impegno della mia amministrazione nel voler liberare la spiaggia dalle recinzioni. La gran parte degli operatori si era adeguata, e voglio sottolineare la loro azione, dimostrando sensibilità e comprensione. Oggi si rimette tutto in discussione. Si è detto che è un provvedimento per la sicurezza delle strutture - ha aggiunto - ecco io voglio evidenziare che proprio per la sicurezza in generale in questa località abbiamo provveduto ad installare anche un impianto di videosorveglianza". Hanno poi preso la parola i consiglieri D'Alessandro, Palomba e Acerbo, il segretario del Pd Paolucci ed il senatore Legnini. Duro, in particolare, Acerbo che ha ricordato lo scontro in aula con Tagliente da lui più volte etichettato come 'azzeccagarbugli'. "Mentre in Italia si va in una direzione opposta, anche su indicazioni dell'Unione Europea - ha detto - l'Abruzzo imita le realtà peggiori. In questa regione dove le vere emergenze sono la sanità, i trasporti, il lavoro e il terremoto alcuni consiglieri si preoccupano degli 'amici balneatori'. Questo è da condannare e vanno isolati i comportamenti di chi crede che la spiaggia sia un bene privato di cui disporre a proprio piacimento". Ha poi segnalato la necessità che i Consigli comunali dei centri costieri si impegnino a manifestare pubblicamente la contrarietà ad un provvedimento sul quale si sono già negativamente espressi l'Anci nazionale e le associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio. Forte, prendendo spunto da questa ultima considerazione, ha annunciato che l'argomento sarà al centro di una prossima riunione dell'assise civica vastese. Per Silvio Paolucci "questo emendamento arriva da Vasto e da chi si candida a tornare al governo di questa città. Una prova di quel che si vorrà fare domani, insomma. Il Pd si dice pronto - rimarca - a contrastare in ogni forma questo piano. Faremo ostruzionismo se la maggioranza non ritira quanto approvato recentemente e avvieremo una campagna di informazione 'porta a porta' per rendere noto a tutti i cittadini dei centri costieri l'orientamento di questo centrodestra". Per il senatore Legnini ci sarebbero evidenti profili di incostituzionalità nel testo a cui è stato dato il via libera in Regione. Secondo il circolo vastese 'Sante Petrocelli' di Rifondazione Comunista l’emendamento al Piano Demaniale Marittimo è "una vergogna esemplare per gli effetti negativi che avrà sul territorio, per la procedura utilizzata e per il conflitto di interessi dei nostri consiglieri". Sul primo punto: "Praticamente tutti i balneatori di Vasto che avevano avviato i ricorsi a Tar e Consiglio di Stato contro le ordinanze di demolizione avviate dal Comune, intenzionato a restituire l’accesso e la visuale al mare a tutti i cittadini e turisti, si ritrovano oggi a brindare alla vittoria. Inconsapevoli che le brutture dei loro stabilimenti/lager non certo invoglieranno i turisti. La lungimiranza non è per tutti". Contestata, poi, la 'segretezza del voto' e la posizione di alcuni consiglieri che oltre a legiferare avevano anche il ruolo di difensori dei ricorrenti ai precedenti provvedimenti di eliminazione delle recinzioni.