BRACCONIERI IN AZIONE NEL TERRITORIO DELLA RISERVA DI PUNTA ADERCI, LA DENUNCIA DEL PRESIDENTE PROVINCIALE DELL'ARCICACCIA

Fenomeno dalle dimensioni preoccupanti

Francesco Bottone
17/06/2010
Attualità
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Bracconieri in azione, praticamente indisturbati, in tutto il comprensorio Vastese, anche all'interno del territorio della riserva di Punta Aderci di Vasto. Né la Provincia, né la Forestale, né le forze dell'ordine locali riescono ad arginare un fenomeno che sta acquistando dimensioni davvero preoccupanti. "I bracconieri agiscono in tutti i modi, catturano i cinghiali con l'ausilio di gabbie per poi ucciderli e mangiarli in compagnia, sparano con carabine, pistole e fucili subacquei dopo aver ben pasturato la zona. Il tutto avviene anche nelle zone di riserva, sia a Vasto che nell'entroterra". E' la dura e preoccupante denuncia che arriva da Angelo Pessolano, presidente provinciale dell'ArciCaccia. Nella foto pubblicata uno degli ultimi capi abbattuti dai bracconieri, di cui si è avuto notizia perché chi lo ha colpito non ha potuto recuperarlo. Il ritrovamento si è avuto nelle immediate vicinanze della casa circondariale di Vasto, nei giorni scorsi. "Le mie guardie volontarie, - spiega Pessolano - avvisate da un cacciatore, hanno trovato la povera bestia, tra l'altro incinta o che aveva partorito da poco come si vede dalle mammelle turgide, ed hanno avvisato gli uffici veterinari e il Comune per le rispettive competenze. E' intervenuto anche il Wwf ed insieme abbiamo effettuato i controlli e le verifiche. Questi episodi non sono affatto isolati, ma si ripetono ormai tutte le sere e nessuno fa niente per salvaguardare i poveri animali da questa gentaglia. Come ArciCaccia riteniamo opportuno proporre un incontro tra tutte le associazioni interessate alla tutela del territorio e della riserva, compresi gli agricoltori, il sindaco di Vasto, il gestore della riserva, le associazioni venatorie e ambientaliste, per cercare di porre rimedio al dilagante fenomeno del bracconaggio e per coordinare, insieme al Wwf e alle forze dell'ordine, un maggiore e più capillare controllo del territorio".

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