Torna sulla questione della prevista realizzazione a Vasto di una Sala Emodinamica all'interno dell'ospedale "San Pio" di Vasto il coordinatore provinciale di Alleanza per l'Italia Nicola Del Prete. Qualche giorno fa, proprio a Vasto, il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, aveva chiarito come non in discussione la scelta del "San Pio" come sede, sottolineando le difficoltà per il reperimento dei fondi necessari (almeno un milione di euro). Il sindaco Luciano Lapenna, in una lettera inviata allo stesso Zavattaro, si era detto soddisfatto perché “il manager ha chiarito che non è a rischio la localizzazione della sala ed un eventuale trasferimento a Lanciano”. "Misera consolazione - commenta Del Prete - perchè il solo fatto che ci sia stato chi abbia pensato possibile, solo per un attimo (basta leggere le locandine de 'Il Tempo' di qualche giorno fa con le dichiarazioni di alcuni politici lancianesi), lo 'scippo' della Sala, è stato un atto politico di una gravità estrema. Certo, Zavattaro, una settimana fa, ha dichiarato che la Sala Emodinamica è prevista per Vasto, ma ha poi aggiunto che non ci sono i soldi per realizzarla. Al convegno organizzato da Prospero con i vertici Asl, qualcuno pensava che venisse spesa una parola in più dal manager su questo delicato e importantissimo argomento. Invece, Zavattaro, nel suo lungo intervengo, la parola Sala Emodinamica, non l’ha mai pronunciata. E non poteva essere diversamente, diciamo noi, perché lui è l’esecutore degli indirizzi politici in materia sanitaria della asl di riferimento. E chi dovrebbe dare questi indirizzi se non il presidente della Regione Chiodi e l’assessore alla Sanità Venturoni? La lettera di Lapenna a Zavattaro in cui gli chiede di chiudere una Sala Emodinamica già attiva in altre realtà territoriali per poter aprire quella su Vasto è un errore grossolano. Ci sono almeno due motivi per criticarne l'opportunità. Primo: Non è a Zavattaro che bisogna chiedere di realizzare la Sala Emodinamica, ma alla Regione che deve destinare per questo servizio una somma di circa 700 mila euro per la sua apertura ed un impegno annuo importante per il suo mantenimento. Secondo: non è opportuno chiedere la chiusura di Sale Emodinamiche in altri territori a beneficio del proprio. Lapenna lo ha fatto espressamente, dimostrando una scarsa sensibilità nei confronti di altri bacini territoriali. Vasto ha diritto ad una Sala Emodinamica, a prescindere se ne chiudano altre! Ne ha diritto perché questo servizio è stato condiviso dal Consiglio regionale. Si tratta, adesso, di rispettare, da parte degli attuali vertici politici della sanità regionale, gli impegni assunti dal Consiglio con i cittadini del territorio vastese. Punto. Quella lettera, semmai, andava indirizzata a Chiodi e Venturoni. Farebbe bene il sindaco di Vasto - conclude Del Prete - a chiedere proprio questi due un impegno sostanziale con tempi e modalità per l’apertura della Sala Emodinamica di Vasto".