EMODINAMICA A VASTO, LA LOCALIZZAZIONE NON è IN DISCUSSIONE. IL PROBLEMA è IL NUMERO DI SALE IN UNA FASCIA NON TROPPO AMPIA

Il direttore generale della Asl chiarisce. Del Prete (Api): "Si passi ai fatti"

Michele Tana
11/06/2010
Attualità
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"In discussione non c'è la scelta di Vasto come sede di una sala di emodinamica, la questione è legata alla presenza di altre due sale a Chieti e Pescara, dunque in un territorio non troppo ampio". Il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, chiarisce all'ospedale 'San Pio da Pietrelcina' di Vasto, dove presente in occasione della cerimonia di inaugurazione degli ammodernati e ristrutturati locali del reparto di Urologia, la questione relativa al progetto di realizzare in zona una sala di emodinamica nel campo degli interventi al cuore. "Vasto resta la candidata numero uno ed è impossibile che una simile struttura venga realizzata a Lanciano come si è ipotizzato proprio perché, geograficamente, Lanciano è ancora più vicina a Chieti e Pescara dove sono già presenti altre due sale". Per il manager, poi, il progetto va considerato soprattutto alla luce delle risorse che sono a disposizione e le altre che bisogna reperire per coprire i costi (si parla di non meno di un milione di euro) per la realizzazione. Della serie: se c'è il 'via libera' definitivo resta solo Vasto in campo come sede. Sull'argomento interviene Nicola Del Prete (coordinatore provinciale di Alleanza per l'Italia): "Le dichiarazioni del manager Zavattaro dimostrano, senza ombra di dubbio, che le scelte politiche della passata giunta regionale di centrosinistra erano precise: la Sala Emodinamica è destinata a Vasto, come prevede il piano sanitario regionale”. Sulla mancata apertura, da tempo Del Prete e Alleanza per l'Italia, stanno sollecitando i vertici regionali della sanità. “Il problema che si pone ora con un governo di centrodestra – prosegue Del Prete - è verificare la volontà politica di dare sostanza a quella scelta favorita dall’ex consigliere regionale Antonio Boschetti. Per farlo, c’è bisogno di risorse ed in questo settore delicato, determinante per la vita di molte persone del territorio vastese, non c’è tempo da perdere. A nulla servono i convegni sulla sanità, che proliferano di giorno in giorno, se i cittadini non vedono, immediatamente dopo l’enunciazione dei buoni propositi, i fatti concreti. Per Vasto la Sala Emodinamica è una urgenza e, assieme, un fatto concreto. Il resto sono chiacchiere”.

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