Non ce l'ha fatta Simone Di Giovanni. Troppo grave il trauma cranico che l'ha portato prima al coma e poi alla morte, in una stanza del reparto di Rianimazione dell'ospedale "Santo Spirito" di Pescara. Le sue condizioni erano subito apparse disperate e il quadro clinico del ragazzo, purtroppo, non ha mai dato segni di miglioramento. Morire a 17 anni, per una tragica caduta nelle tromba delle scale di un edificio in fase di costruzione. Domenica notte il giovane, assieme ad altri amici, dopo aver trascorso la serata in allegra compagnia, entrava nel cantiere. Di lì a poco il dramma. Intorno alle 2 l'incidente, Simone batte violentemente il capo, i compagni danno l'allarme al 118. Prima assistenza al "San Pio" di Vasto, poi, vista la gravità delle condizioni, il trasferimento nel nosocomio del capoluogo adriatico. Stamattina la morte cerebrale, poi il via libera dei familiari all'espianto degli organi. Incolmabile il dolore della mamma Laura, lavoratrice in un bar di un'area di servizio dell'A14, del papà Nicola, operaio della ditta Marrollo, e del fratello Andrea, studente universitario. Dolore immenso in paese dove il ragazzo molto conosciuto anche per la sua passione per la musica e per il calcio.