Una lettera aperta per sollecitare impegno e dare risposta alle problematiche del territorio nel campo della sanità. L'hanno inoltrata a Nicola Argirò, Antonio Menna, Paolo Palomba, Antonio Prospero e Giuseppe Tagliente i rappresentanti dell'associazione 'VastoViva', presieduta da Gaetano Fuiano, gruppo al quale aderiscono diversi esponenti dell'area Pd, che qualche giorno fa - a Palazzo d'Avalos - ha organizzato un incontro sul tema. Sottolineando in premessa che l’area del Vastese, più volte definita "area sanitaria di confine" e pertanto freno alla mobilità passiva e potenziale attrattiva per la utenza proveniente dal Molise, non presenta ad oggi a pieno le caratteristiche per ricoprire questo ruolo, l'associazione chiede prima di tutto ai consiglieri regionali del territorio di adoperarsi per ottenere quanto le leggi ancora in vigore (legge 6 del 2007 e Piano Sanitario Regionale) assegnano a quest’area e, in particolare, la realizzazione della sala di emodinamica all'interno dell'ospedale "San Pio da Pietrelcina", la seconda postazione del servizio di pronto intervento 118, l'assegnazione di ulteriori due posti letto di neonatologia I livello e due posti letto di II livello a Vasto ed ancora due posti letto (da 6 a 8) alla Rianimazione e due posti letto per terapia antalgica da assegnare alla stessa unità di Rianimazione a Vasto. "Ribadire - si legge ancora nella lettera - che in termini di posti letto questo territorio ha già dato il suo tributo: attualmente 2.67 pl/1000 abitanti (0.18 pl/1000 lungodegenza-riabilitazione) contro i 3.34 pl/1000 ab (0.49 pl/1000 lungodegenza-riabilitazione) richiesti dalla normativa nazionale e che pertanto l’eventuale taglio di ulteriori posti letto, di cui si parla in questi giorni sulla stampa, non deve riguardare questo territorio, dando garanzia in particolare ai reparti specialistici del Presidio Ospedaliero di Vasto - Otorino, Urologia, Malattie Infettive, Gastroenterologia, Nefrologia, Neurologia - di non essere individuati come reparto doppione e accorpati". Altro punto nodale il nuovo ospedale. L'associazione sollecita "l’attuazione delle misure propedeutiche per passare alla fase progettuale e operativa per il nuovo ospedale di Vasto in località Pozzitello, per cui il terreno destinato è già stato acquistato e per cui l’assessore regionale alla Sanità ha più volte dichiarato la disponibilità dei fondi. Reperire i fondi regionali che, in aggiunta a fondi provinciali e comunali, siano finalizzati a rendere l’area del Nuovo Ospedale funzionale e recettiva, garantendone una adeguata infrastrutturazione ed una equa facile accessibilità, favorendo un processo di sviluppo che riporti Vasto ad essere centro di riferimento del comprensorio. Impegnare la Regione e la Asl 2 a formalizzare la nomina dei direttori di Pronto Soccorso e di Neurologia a Vasto e avviare le procedure propedeutiche per la selezione dei direttori delle Unità di Chirurgia, Ortopedia e Pediatria". Ultimo aspetto, infine, la collaborazione "per la propria competenza e il proprio ruolo a favorire la costruzione di un modello operativo moderno ed efficiente basato sull’autonomia gestionale sanitaria del Vastese all’interno di un più ampio e condiviso progetto di ASL provinciale".