Il ritrovo è previsto presso il piazzale dell’ex stazione ferroviaria di San Vito-Lanciano alle 15 di domenica 18 aprile. Da lì partirà una passeggiata lungo il tratto che va dall’imbocco sud della galleria “Moro” all’imbocco nord della galleria denominata “Trabocco I“ (circa 4 km di lunghezza sull'ex tracciato ferroviario, lungo parte di quella che è stata già ricompresa nella cosiddetta 'Via Verde della Costa Teatina', da coprire in base alle presenze). Contemporaneamente, i sub dei centri Diving terranno prove di immersione in mare. Alle 17 ritorno nel piazzale dell’ex stazione di San Vito per un dibattito alla presenza di Maria Rita D’Orsogna, docente e ricercatrice presso la California State University at Northridge; Massimo Scalia, docente presso l’Università La Sapienza di Roma; e Andrea Ledda, andrologo responsabile del centro di ricerche in andrologia Bios di Roma e direttore del Centro Benessere Vasto. Dopo gli interventi, verso le 18.30, ci sarà un’esibizione di gruppi musicali locali. Il termine della manifestazione è previsto per le 22. Durante la giornata saranno presenti stand espositivi sulle energie rinnovabili, stand informativi delle associazioni ambientaliste sull’efficienza e il risparmio energetico, stand di prodotti ecologici e equosolidali e si organizzeranno attività di educazione ambientale per bimbi e ragazzi. E' il programma della manifestazione contro il petrolio, "Sì all'Abruzzo delle energie rinnovabili, no al petrolio", organizzata per il pomeriggio di domenica da una fitta rete di associazioni e movimenti che da tempo si battono contro il rischio di deriva petrolifera della Costa Teatina ricomprese in "Emergenza Abruzzo Comprensorio Vastese". Ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa presso la sede dell'Arci di Vasto, gruppi e sodalizi vastesi hanno dato conferma della loro partecipazione tornando a sottolineare e a promuovere una campagna di sensibilizzazione sui pericoli che corre l'intero Abruzzo costiero ed anche e soprattutto la zona vastese con le richieste di trivellazione ed anche per la raffinazione in mare del petrolio già avanzate da diverse Compagnia. Lino Salvatorelli dell'Arci invita ad una partecipazione e ad una mobilitazione convinta chiedendo anche appoggio e sostegno in modo particolare agli operatori turistici locali. "Questo è un momento storico - si legge in una nota - in cui l’Abruzzo ha tutte le carte in regola per puntare su una politica energetica basata sull’efficienza e sull’impiego di fonti rinnovabili. In cui può dare origine ad un nuovo e 'sano' indotto economico e quindi occupazionale, come già altri Paesi hanno dimostrato, sviluppando le energie alternative e contribuendo all’abbattimento dei gas ad effetto serra. Paradossalmente, invece, questo è anche un momento storico in cui l’Abruzzo rischia fortemente la deriva petrolifera: la confusione legislativa che sussiste in seguito all’impugnazione, da parte del Governo nazionale, anche della seconda legge regionale anti-pozzi ed il proliferare delle richieste di ulteriori concessioni per estrazioni petrolifere a mare, mette a serio rischio il futuro della nostra regione. Proprio in questi giorni è in discussione l'installazione di due piattaforme petrolifere (Ombrina mare ed Elsa 2) con annesso 'centro oli' galleggiante pochi km a largo della costa dei trabocchi, zona con grandissime potenzialità turistiche. Anche su Vasto la Petroceltic 'Elsa Srl', in data 30.09.09, ha presentato una istanza di compatibilità ambientale relativa a un permesso di ricerca, a soli 5 km dalla Riserva Naturale di Punta Aderci. A questo proposito si informa che l’Arci, Legambiente, il WWF, la Cooperativa Cogcestre, il Comune di Vasto e alcuni privati cittadini hanno presentato osservazioni al Ministero dell’Ambiente, mentre si denuncia il completo disinteresse alla questione da parte degli albergatori e balneatori della città".