"Siamo stufi di assistere all'annientamento della proprietà pubblica; la vendita delle proprietà comunali sicuramente è il metodo più semplice e sbrigativo per disporre di liquidità, ma non è di certo l’unico. Giunti a questo punto quand’è che venderanno le fontane e le statue del centro storico? O perché no, il pontile di Vasto Marina?". Protesta la sezione vastese di Casapound contro l'alienazione di parte del patrimonio pubblico in città, prendendo spunto dall'ultimo esempio: quello della messa all'asta dell'ex scuola di via Naumachia, palazzo che nel corso degli anni ha ospitato le sedi di diverse associazioni. Questa notte, in vari punti di Vasto, sono cartelli con la scritta "Vendesi" ed un manifestino, dal titolo "Vendo tutto" esplicativo delle ragioni dell'azionie. Il tutto affisso ai piedi della statua di Gabriele Rossetti, sui due cancelli d'ingresso della villa comunale, sulla fontana di piazza Barbacani e sul pontile di Vasto Marina. "Vendo tutto - si legge nel manifesto - è il motto delle amministrazioni comunali che sino ad ora sono state incapaci di far cassa, se non con lo smantellamento della proprietà pubblica. Nonostante la sempre più crescente richiesta di centri d’aggregazione, i beni comunali continuano ad essere venduti, e quelli in disuso restano nel dimenticatoio. Ultimo esempio di questa svendita è lo stabile situato in via Naumachia, messo in vendita con un bando di gara che termina il 26 marzo. Un altro spazio appetibile per centri d’aggregazione sottratto ai cittadini vastesi".