Presentazione ufficiale, ieri sera, nei locali del Politeama Ruzzi di Vasto, dei candidati delle tre liste che sostengono il giornalista Giuseppe Forte alla carica di sindaco per le prossime elezioni amministrative, vale a dire la lista dell'Udeur-Movimento Pulito, quella dei Verdi ''Un Voto pulito per Vasto'' e quella di Forte chiamata ''Forte per Vasto''. La manifestazione, presentata dal giornalista Pino Cavuoti, ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso che ha seguito con grande attenzione le varie fasi. Dopo la presentazione dei candidati, ha tenuto un breve intervento il consigliere regionale dell'Udeur, Liberato Aceto, il quale ha posto l'accento sul significato dell'iniziativa politica portata avanti da Giuseppe Forte e da quanti hanno aderito alle tre liste che lo sostengono. Dal canto suo Forte ha tracciato le linee principali del programma elaborato per rilanciare Vasto, per ridare alla città adriatica una propria identità, per raccordarla al resto del territorio. Nel suo intervento il candidato sindaco di centrosinistra ha toccato temi molto cari ai vastesi come: la salvaguardia della costa, la riapertura degli accessi al mare, il ritorno dell'Università in città, la sistemazione della rete fognante a Vasto Marina, la ristrutturazione e rivitalizzazione del centro storico attraverso interventi mirati, le proposte sul piano regolatore e sui giovani. Grande spazio è stato dedicato al Turismo (unico settore che può assicurare una crescita alla città) e al settore dei Servizi Sociali. A riguardo Cavuoti ha dato spazio all'onorevole Dante D'Elpidio, neo parlamentare abruzzese, il quale ha illustrato in breve il ruolo del volontariato e dei servizi sociali nell'ambito del Comune. Infine Forte ha chiarito un punto importante. ''La legge elettorale prevede che si possa dare il voto 'disgiunto', il cosiddetto 'voto incrociato'. Quindi chi vuole può votare Peppino Forte come sindaco e come consigliere anche chi appartiene ad altri schieramenti. Basta mettere una croce sul nome del candidato sindaco preferito, ed una croce in una qualsiasi lista presente sulla scheda, anche non collegata al sindaco, scrivendo il nome del consigliere comunale preferito''.