Nessuno spiraglio per i trenta lavoratori, sui settantasei in totale, che da mesi sono a rischio allo stabilimento Ilmet di piana Sant'Angelo a San Salvo. Otto i dipendenti che, volontariamente, hanno lasciato l'azienda, altri ventidue saranno costretti, giocoforza, a farlo a breve. Proprio domani termina il periodo di cassa integrazione straordinaria e, oggi, l'incontro in Provincia con al centro proprio le difficoltà del sito industriale sansalvese, alla presenza dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, non ha fatto emergere novità positive per la ripresa. "Vediamo di salvare il salvabile", commenta Mario Codagnone, segretario provinciale della Fiom-Cgil. Per i ventidue lavoratori in bilico si prevedono contratti di solidarietà e la mobilità volontaria. In quest'ultimo caso l'azienda riconoscerà un incentivo da 10 mila euro lordi ai lavoratori che perderanno il posto. Giovedì si terrà l'assemblea di fabbrica con le maestranze e saranno loro a decidere se dare ai sindacati il mandato a ratificare l'intesa nel nuovo incontro in programma a Chieti martedì 9 febbraio. In caso di mancato accordo, si apriranno le procedure che porteranno al licenziamento di 22 persone.