Da Eliana Menna, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio provinciale a Chieti, riceviamo e pubblichiamo questo intervento relativo al progetto di realizzare al largo della spiaggia di Punta Penna una cava sottomarina di sabbia utile al ripascimento dell'arenile di Casalbordino. "Oggi, come ieri, ci ritroviamo ad opporci ad una decisione presa dall´alto, dal presidente Chiodi e dalla sua Giunta. Siamo costretti a manifestare la nostra contrarietà al progetto di cava che prevede scavi a poche decine di metri dalla riserva di Punta Aderci. Non si tratta di una semplice rimozione di sabbia ma di un intervento massiccio al punto da far intervenire la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell´Abruzzo. La prassi è sempre la stessa, come è accaduto anche per i progetti petroliferi, si prendono decisioni dall´alto e le popolazioni del luogo possono solo opporsi con ogni mezzo lecito nella 'speranza' di un'inversione di rotta da parte dei politici. Decisioni, spesso, prese senza ponderare oculatamente i vari interessi e che, il più delle volte, compromettono lo stato di benessere dei nostri territori senza alcun vantaggio per le popolazioni. Non si discute mai, invece, di progetti di arricchimento o di investimento. In risposta all´assessore Febbo, che parla di preventivo consenso degli amministratori locali ad "almeno due conferenze di servizio, il 10 agosto 2007 ed il 5 febbraio 2008", sottolineo che a volte ci possono essere errori di valutazione ma questi non giustificano l´eventuale danno che pagherebbero i cittadini abruzzesi. Grazie al lavoro svolto dai cittadini sono emersi dei rischi in precedenza non conosciuti, come giustamente sottolinea anche la Soprintendenza, è d´obbligo, quindi, che la questione venga rivalutata. Di conseguenza, invito a nome del gruppo provinciale dell’Idv, il presidente Chiodi o l’assessore competente, a relazionarsi con i rappresentanti politici del Comune di Vasto ed a visitare il sito in questione. Diversi progetti minano la possibilità turistica dell´Abruzzo, la cava è uno di questi, e, considerando le difficoltà che sta attraversando il settore industriale, dobbiamo essere molto cauti nelle decisioni perché se sbagliate inciderebbero negativamente sul futuro economico dell'Abruzzo. Purtroppo, devo riscontrare che sono sempre meno i politici umili disposti a "scendere al confronto". E´ proprio "il confronto" la pietra angolare del problema: la distanza tra i cittadini ed i propri rappresentanti, ovvero la distanza tra rappresentanti dei vari enti. Non si tratta di un mero onere morale ma costituzionale. Invero il legislatore, con la grande riforma avvenuta dieci anni fa, nell'eliminare la gerarchia istituzionale ha dovuto costituzionalizzare la "leale collaborazione", introducendo così un vero e proprio onere comportamentale da tenersi nei rapporti tra i vari enti. Quella della cava è una buona occasione per una collaborazione Regione-Comune, la Giunta Chiodi ha la possibilità di avviare una nuova stagione amministrativa così come auspicata dal legislatore costituzionale; vedremo!".