"Difendiamo Punta Penna fino all'ultimo granello!!!": con questo slogan ambientalisti e promotori del gruppo formatosi su Facebook per manifestare la contrarietà alla realizzazione di una cava sottomarina di sabbia al largo della spiaggia di Punta Penna si appellano alla cittadinanza affinché sia calorosa e nutrita la partecipazione alla pubblica manifestazione organizzata per domenica 24 gennaio nel centro storico della città. Non più nel pomeriggio ma alle 11 di mattina è fissato il presidio in piazza Diomede: "Portate maschere, pinne, ombrelloni, sdraio... qualunque cosa che renda il presidio bello, colorato, allegro e che dia visibilità - chiedono gli organizzatori di questo appuntamento - E' importantissimo esserci. Più saremo e più avremo la possibilità di vincere questa battaglia in difesa di Punta Penna. Se il presidio non vedrà un'ampia partecipazione, la nostra protesta potrebbe perdere di credibilità, con il rischio di lasciare morire Punta Penna". Già ieri, in occasione della seduta del Consiglio comunale, era stata rilevante la presenza all'interno dell'aula consiliare di palazzo di città. L'argomento, poi trattato e dibattuto nel corso dell'assise civica, ha determinato l'approvazione di un ordine del giorno, presentato dai consiglieri di Rifondazione Comunista, con il quale si chiede alla Regione di sospendere il procedimento autorizzatorio per la cava sottomarina in questione. Documento alla fine condiviso da tutti i consiglieri presenti. "Forse è stata proprio la silenziosa pressione cittadina a fare cambiare posizione al centrodestra - si legge in una nota del gruppo consiliare di Rifondazione - che, senza nemmeno essersi procurata la documentazione (e questa la dice lunga sull'interesse dell'opposizione per Punta Penna), fino a al giorno prima non mostrava contrarietà (per usare un eufemismo) alla cava. Sappiamo però che questo non è che un primo passo per la tutela di un tratto di costa unico in Abruzzo per il suo valore naturalistico. E sappiamo anche che per allontanare ogni rischio ambientale da Punta Penna occorre una mobilitazione che sia la più ampia possibile. Per questo ricordiamo il presidio di domenica 24 gennaio in piazza Diomede, che ci aspettiamo partecipato, colorato ed allegro. Punta Penna è un patrimonio naturale comune, unico ed irripetibile. Difendiamolo".