Il problema della cava di Punta Penna è un problema molto più grande di quello che sembra. Dietro l'idea di prelevare sabbia per 3 milioni di metri cubi tra le cave di Vasto e Ortona, vi è soprattutto l'idea di prelevare sabbia per 21 milioni di euro, che ci riporta al solito problema italiano degli amministratori che quando vengono eletti hanno un solo scopo, spendere denaro pubblico. Non importa come, non importa dove. L' importante è spendere. Non importano gli studi, né gli studiosi che provano a spiegare che quel lavoro è sbagliato e che in futuro potrebbe provocare gravi problemi al paesaggio e quindi gravi problemi all'economia di un paese che campa di turismo, l'importante è spendere. Magari i lavori non serviranno a nulla? Che importa. Il problema è al solito culturale, è quello della politica che non rappresenta più gli elettori, è quello di un modo di fare politica vecchio, che non prevede l'uso del cervello nelle spese, è quello di un modo di fare politica che non pensa assolutamente ai cittadini. Mi chiedo ancora: ma se a Vasto solo su Facebook vi sono già 1.500 persone che gridano il loro 'no' alla cava, Chiodi ed i suoi sono dei dittatori o sono politici eletti che dovrebbero ascoltare il popolo? Ebbene su Punta Penna si giocherà tanto del futuro della politica vastese. A Punta Penna bisogna unire le forze e lottare per lasciare tutto come è. Perché Punta Penna è uno dei tratti di spiaggia più belli di tutta l' Italia e vale molto di più di 21 milioni di euro.