Complessivamente, rispetto all'anno precedente, si è registrato un decremento di circa il 30 per cento relativamente al numero di navi attraccate in porto a Punta Penna. Ma la lettura dei dati indica una sostanziale differenza tra il primo ed il secondo semestre del 2009. A tracciare il bilancio dell'attività nel bacino di Punta Penna, questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso l'Ufficio Circondariale Marittimo, è stato il comandante del porto, il tenente di vascello Fabio Occhinegro, affiancato dai suoi più stretti collaboratori, il sergente Antonio Russo, il nostromo Antonino Irrigati ed il sottocapo Marco Carrozzo. Presenti, tra gli altri, il sindaco Luciano Lapenna e numerosi imprenditori e operatori dell'area portuale. Sono state 146 le navi arrivate nel 2009 (37 italiane e 109 straniere), 214 nel 2008 e 221 nel 2007 (anno, questo, di massima espansione). Nel primo semestre, quello nel quale si è maggiormente avvertito anche da queste parti l'effetto della crisi economica mondiale, appena 54; mentre 92 nel secondo semestre ed una quarantina di queste nei due soli ultimi mesi di novembre e dicembre, "riscontri - ha sottolineato Occhinegro - che ci inducono a parlare di una incoraggiante ripresa delle attività". Per quanto concerne la movimentazione delle merci, le tonnellate complessive del 2009 sono state 541.169 contro le 604.077 del 2008 e le 557.533 del 2007. Tra le tipologie spiccano il biodiesel e l'olio di semi di colza (anche superiori al passato) e poi fertilizzanti, argilla, cartongesso, olio di semi vari e coils che fanno registare significativi arretramenti. Per quanto concerne i controlli in porto, in materia di sicurezza della navigazione, sono state 19 le navi 'visitate', una quella 'detenuta' per via di gravi violazioni (per un periodo di quattro giorni, la motonave battente bandiera albanese Frojdi I), 118 le deficienze riscontrate. In questo caso è raddoppiato il numero delle verifiche operate dallo speciale nucleo del Circomare vastese. Controlli sono stati operati nell'ambito del bacino sia attraverso un sistema di videosorveglianza in dotazione alla sala operativa del Comando, sia con ronde quotidiane del personale militare, con attenzione particolare agli accessi in porto non autorizzati, alla pesca sportiva ed ai mezzi pesanti impegnati in operazioni commerciali e l'elevazione di diversi verbali di infrazione. Due le esercitazioni antincendio compiute. "Dati che confermano - ha rimarcato il comandante del porto - un livello di sicurezza confortante a Punta Penna". Occhinegro ha poi espresso soddisfazione per la riuscita del convegno "La tutela dei mari e lo sviluppo dei traffici marittimi. Uno sviluppo possibile", organizzato a fine novembre a Palazzo d'Avalos. Un ultimo accenno, infine, ai lavori in corso da qualche settimana sulla banchina di levante, con la riqualificazione ed il potenziamento della stessa. Lavori che andranno avanti per un anno circa ed al termine dei quali il molo interessato raddoppierà, di fatto, gli spazi di riferimento. Sul nuovo Piano Regolatore Portuale, con investimenti previsti per quasi 150 milioni di euro che porterebbero ad un sostanziale raddoppio del bacino, l'iter prosegue - ha evidenziato il sindaco Luciano Lapenna - e lo strumento è attualmente all'attenzione del Governo nazionale.