"Questo territorio non merita di essere mortificato e penalizzato dalle scelte dei vertici di Trenitalia": così Paolo Palomba, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, questa mattina nell'area della stazione di Vasto-San Salvo dove il coordinamento di zona del partito di Di Pietro ha organizzato una manifestazione di protesta contro il previsto declassamento dello scalo ferroviario locale. Tra gli altri presenti i consiglieri provinciali Michelino Natale ed Eliana Menna, gli assessori a Vasto e San Salvo, Corrado Sabatini e Francesco Mazzaferro ed il consigliere comunale vastese Alfredo Bontempo, oltre ad altri aderenti e simpatizzanti dell'IdV. C'era pure Giovanni Mariotti, consigliere provinciale di Sinistra e Libertà che ha avviato su facebook una campagna contro il declassamento dello scalo. Movimento, all'interno della stazione, non mancava. Questo per la presenza di un treno a lunga percorrenza, direzione Milano, uno dei pochi che fermano a Vasto-San Salvo da qualche tempo a questa parte. "Il movimento di passeggeri esiste ed è reale ma i servizi che vengono messi a disposizione, sia in fatto di presenza di convogli che di logistica di questa struttura sono scarsi - aggiunge ancora Palomba - Già un paio di mesi fa, considerando le voci sui piani dei vertici di Trenitalia, avevo sollevato la questione del declassamento della stazione di Vasto-San Salvo. Mi auguro che le prese di posizione degli ultimi tempi, non solo qui da noi in Abruzzo, ma penso anche alle Marche ed a San Benedetto del Tronto in particolare che rischia allo stesso modo di subire una consistente penalizzazione, possano convincere chi di dovere a rivedere i propri orientamenti". Nella sala d'aspetto, intanto, spiccano una biglietteria automatica funzionante a metà, la biglietteria ufficiale chiusa (non attiva nei giorni festivi ed aperta solo al mattino), la presenza degli agenti della Polizia Ferroviaria ed un discreto movimento di passeggeri e parenti. Nel piazzale, tra le tante auto parcheggiate, anche due con i lunotti danneggiati dai 'soliti' vandali, molto probabilmente nelle 'classiche' scorribande notturne. "Questo scalo è essenziale per il nostro territorio - concludono i rappresentanti dell'IdV - Vogliamo risposte diverse da Trenitalia".