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FUMO: UNA RICERCA DEGLI STUDENTI VASTESI

Approfondito studio della III C del Liceo Scientifico ''Mattioli''

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Ad un anno di distanza dalla legge antifumo in Italia, è stato fornito ufficialmente un dato importante: mezzo milione circa di persone hanno smesso di fumare. Sul tema del fumo hanno lavorato gli studenti della III C del Liceo Scientifico ''Raffaele Mattioli'' di Vasto, coordinati dalla prof.ssa Rosa Lo Sasso, vedendone il rapporto con i loro coetanei. L'approfondimento dei ragazzi ha riguardato innanzitutto i dati Istat su campo nazionale. In Italia una persona su 4 fuma: il che equivale a dire che i fumatori italiani sono ben 12 milioni, il 24,5 per cento dell'intera popolazione. Rispetto al 2001 gli uomini dipendenti dalle sigarette sono aumentati del 33 per cento, contro il 39,7 per cento delle donne. Anche se il numero delle ragazze fumatrici è aumentato, la percentuale dei ragazzi che fumano è comunque maggiore: 32,4 per cento dei ragazzi contro il 17,1 per cento delle ragazze, con la differenza che tra i giovani delle grandi metropoli italiane la percentuale dei fumatori è più alta rispetto a quella dei loro coetanei dei centri abitati minori. Tutto ciò, sottolineano gli studenti, agli occhi di qualsiasi accanito fumatore sembrerebbe quasi insignificante se non riportassimo qui di seguito la percentuale dei decessi dovuti al fumo: 85.000 in Italia e 4,9 milioni nel mondo! Gli studenti affrontano in secondo luogo i rischi del fumo. Spesso si crede che la nicotina serva per rilassarsi, non sapendo che questa produce gravi danni al nostro organismo (aumenta il battito cardiaco, aumenta la pressione arteriosa, induce lo stomaco a produrre acidi non necessari, aumenta la secrezione salivare, scatena contrazioni muscolari, eccita il sistema nervoso centrale, producendo gravi convulsioni, aumenta la peristalsi intestinale). I ragazzi passano poi ad approfondire il perché si fuma. Ed ecco le loro considerazioni. Molti giovani iniziano a fumare perché, facendo ciò, pensano che verranno considerati più maturi e, di conseguenza, sarà più facile trovare un gruppo di amici. I primi fumatori sono indotti ad iniziare soprattutto se in famiglia gli stessi genitori sono dipendenti da queste sostanze e perché si dice: ''Provo una volta, poi smetto!''. Una volta divenuto dipendente, l'individuo ricorre alle sigarette per cercare un momento di relax oppure per uscire dalla noia quotidiana. La parte più impegnativa del lavoro svolto dagli studenti vastesi è stata di verificare in concreto come si comportano i propri coetanei nei confronti del fumo. Hanno svolto un sondaggio. I coetanei intervistati nello stesso liceo sono stati complessivamente 145. Un piccolo ma significativo campione, che ha dato questi risultati. Nel biennio sono pochi i fumatori, nel triennio un po' di più. La metà fuma per vizio, altri per stress, altri perché lo fanno gli amici. Cosa spinge un adolescente a fumare? Soprattutto la curiosità, ma se ne attribuisce la causa anche agli amici. Per quanto riguarda il periodo d'inizio del fumare, le risposte più numerose hanno evidenziato l'età compresa tra i 13 e i 15 anni. E' interessante, poi, notare che il 78 per cento degli intervistati è informato sui rischi del fumo e che la metà pensa che le persone che non fumano fanno bene, mentre un 22 per cento sottolinea che ''è una loro scelta''. Il messaggio finale degli studenti è, naturalmente, contro il fumo: ''Insomma, fumatori, se proprio volete... bruciate d'Amore!''.
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